Notte fra il 15 e il 16 Aprile del 1973,  Roma, quartiere Primavalle.

La notte che sconvolse la vita di Mario e Anna Mattei e la vita di una intera comunità, quella del MSI.

La storia è tristemente nota: un commando di Potere Operaio diede fuoco al piccolo appartamento dove la famiglia Mattei viveva solo per punire Mario Mattei, netturbino, che militava attivamente nelle file del Msi. In quel rogo morirono due dei sei figli di Mario e Anna, Stefano di otto anni e Virgilio di 22 anni, che non fecero in tempo, come gli altri, a buttarsi dalla finestra al secondo piano del palazzo. Una morte vissuta in diretta dai genitori che inermi non riuscirono ad aiutare i loro figli e che tutti ricordano per le terribili e strazianti foto dei due ragazzi che cercavano scampo presi dalle fiamme.

I colpevoli dopo lunghi anni di indagini e processi sono stati condannati ma non hanno mai scontato la loro pena perché caduta in prescrizione. In compenso però Lollo, dopo essere stato latitante per molti anni grazie all’aiuto di Soccorso Rosso, oggi collabora con un giornale on-line vicino ai 5 stelle!

Oggi, presenziando insieme alla Famiglia Mattei e a un gruppo di giovani legati al ricordo di Stefano e Virgilio, alla deposizione della corona di fiori del Comune di Roma presso la casa che è stata il luogo della tragedia, sono stati tanti i sentimenti che ho provato: dolore profondo per quei genitori, rabbia per una giustizia che non ha saputo o voluto fare il suo dovere, ribrezzo per sapere che alcuni partiti politici oggi offrono lavoro a persone che si sono macchiate di duplice omicidio, sconforto per non vedere le personalità politiche ed istituzionali che ancora non sentono il dovere di essere presenti alla commemorazione.

Ma tutto questo comunque non ci impedirà di portare nel nostro cuore il ricordo di Stefano e Virgilio!

 

Giuliana de’ Medici